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Chiesa di Sant'Antonio da Padova

Chiesa di Sant'Antonio da Padova


Chiesa di Sant'Antonio da Padova ("a chiesij d'u Chimment"): la chiesa fu costruita prima dell'anno 1000. Infatti, nel 1070, probabilmente, fu restaurata, poiché il tetto non poggiava in modo sicuro sugli architravi. Durante il restauro del 1957 fu ritrovata, infatti, una tavoletta di legno di quercia, incisa con caratteri latini, che riportano il devoto, tale Massenzio de Rago, che finanziò la restaurazione: "Hoc tectu Massentius de Rago fecit pro sua devotione. 1070". Ma la datazione non è certa, considerando un possibile errore di scrittura o una potenziale falsificazione in tempi più recenti.
Secondo la leggenda, la chiesa era dedicata alla Vergine, con il nome di "Chiesa di Santa Maria degli Angeli". Nel Quattrocento fu ancora restaurata, quando la chiesa ospitò l'inserimento di un suggestivo rosone sulla facciata.
Nel Seicento entrò a far parte di un Convento sorto ad opera di alcuni monaci francescani "Minori Osservanti", che costruirono quindi una torre campanaria (dotata di 2 finestre monofore con arco a tutto sesto) e un pozzo all'interno dell'atrio (ancora oggi conservati). I monaci introdussero, inoltre, un organo a canne, due tele simili a quelle suddette della chiesa madre e alcune statue lignee (Madonna Immacolata, Santa Lucia, Sant'Antonio da Padova), consacrando la chiesa al santo portoghese. Nel 1957 fu restaurata negli interni e nella facciata. La copertura del soffitto è a cassettoni.

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